A che gioco stanno giocando sulla pelle di Joy?

Riceviamo e immediatamente pubblichiamo queste informazioni da Milano. La situazione è sempre più pericolosamente ‘nebbiosa’. Una ragione in più per essere presenti sotto il carcere di Como venerdì 12 febbraio e mostrare che Joy non è sola.

I nostri avvocati questa mattina si sono recati alla cancelleria e all’ordine, dove vengono depositate le nomine e le revoche agli avvocati provenienti dal carcere.

La prassi vorrebbe che, una volta avvenuta la nomina o la revoca, il carcere immediatamente comunicasse con un fax alla cancelleria e all’ordine degli avvocati del tribunale di Milano i cambiamenti.

Il documento non c’è.

Joy, ripetono dal carcere, avrebbe revocato la nomina giovedì 4 febbraio. Lunedì il fax a Milano non è ancora arrivato.

Gli avvocati hanno intimato, con un fax, al carcere di Como di inviare la copia del documento di revoca della nomina fatto da Joy.

Noi, per ora, sappiamo che il colloquio che volevamo avere con Joy, insieme ad una interprete, non ci è stato concesso proprio per la revoca della nomina all’avvocato D’Alessio.

Nomina che ancora non compare ufficialmente da nessuna parte.

Cosa più grave, a questo punto, il fatto che, per questa “anomalia” Joy ora si trova senza un avvocato:  almeno finchè non comparirà quel documento ufficiale che da Como fa tanta fatica ad arrivare….

Noi, intanto, continuiamo ad inviarle raccomandate e telegrammi chiedendole di rinominare il suo avvocato. 

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