Petrolio rosso sangue

2 dicembre: in un’aula del tribunale di Milano una donna nigeriana guarda ancora una volta negli occhi il poliziotto che, nel lager per immigrati, aveva cercato di violentarla; intanto nel Delta del Niger le forze armate nigeriane massacrano e stuprano decine e decine di persone per difendere gli interessi delle multinazionali del petrolio e i loro intrallazzi col governo nigeriano. Si parla di oltre 150 morti.
Questa “coincidenza” riflette lo stretto legame tra sfruttamento delle risorse da parte delle multinazionali (tra cui l’Eni) nei paesi impoveriti da cui la gente è costretta ad emigrare per non morire di fame e gestione dei flussi immigratori nella fortezza Europa.
Ne avevano già parlato, qualche mese fa, le Vespe. Lo hanno ricordato, il 2 dicembre, le compagne e i compagni di Roma, con un’azione alla sede dell’Eni.
Leggi il volantino e ascolta l’intervento di una compagna romana a radio Onda Rossa.

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