2009: un anno di violenze razziste contro le donne

 
 
Abbiamo aggiornato il dossier a tutto il 2009, e per fare ciò abbiamo dovuto togliere gli episodi di violenza razzista risalenti all’anno precedente.
Se consideriamo che gli episodi riportati sono solo quelli di cui siamo a conoscenza, quindi una minima parte delle violenze che le donne migranti vivono quotidianamente, è evidente un aumento di queste violenze in particolare dopo l’approvazione del "pacchetto sicurezza", cioè del razzismo di Stato ratificato a livello istituzionale.
A fronte di questo quadro, emerge con nettezza l’ipocrisia del centro-sinistra che, oltre dieci anni dopo aver creato i lager per migranti con la legge Turco-Napolitano e aver posto le basi per il reato di clandestinità, piange lacrime di coccodrillo sull’imbarbarimento delle relazioni umane in questo paese nonché sulle condizioni disumane di vita di donne e uomini fuori e dentro i Cie.
D’altra parte rileviamo, negli ultimi mesi dell’anno appena trascorso, una crescente, se pure ancora insufficiente, volontà di denunciare politicamente l’esistenza di lager nelle città in cui viviamo.
Auspichiamo che questa volontà si traduca, nel 2010, nel moltiplicarsi di pratiche che rompano il nocciolo duro del razzismo e del sessismo.
Auguriamo a tutte, migranti e italiane, un buon anno di lotte.
 
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