Dall’interno del lager i reclusi hanno poi fatto sapere che, nonostante non abbiano più nulla di asciutto da indossare e le sezioni siano completamente allagate, sono contenti della solidarietà che è stata portata loro, delle urla e degli slogan che sono riusciti a sentire.
Questa ennesima intimidazione è perfettamente in linea con le infami espulsioni che, nei giorni scorsi, hanno colpito Mimmo e alcuni altri immigrati protagonisti della lotta contro la sanatoria-truffa a Brescia.
Ma intanto non si fermano le rivolte e le fughe nei lager della democrazia: Milano e Gradisca, Bari, Modena…
Sulle torri, sulle gru, sui tetti dei lager e per le strade la lotta degli oppressi e delle oppresse non si ferma!
(Nella foto: striscione solidale su una gru a Porta Palazzo, Torino – da Macerie)
Tensione al Cie, idranti dell’esercito contro reclusi e antirazzisti
Durante un presidio di solidarietà (Zic, 21 novembre 2010 – 18:16)
Al centro di identificazione e espulsione di via Mattei era in corso nel tardo pomeriggio di oggi un presidio in solidarietà ai migranti reclusi. Come in molte altre occasioni, dall’impianto di amplificazione i manifestanti tentavano di comunicare con l’interno. Stavolta però, intorno alle 17.30, i soldati dell’esercito che, insieme a polizia e carabinieri, stazionano dentro e fuori la struttura, hanno usato il getto degli idranti sia per respingere all’interno delle camerate i migranti che cercavano di avvicinarsi alle inferriate per ascoltare e rispondere ai dimostranti, sia, dall’interno verso l’esterno, contro gli antirazzisti stessi. Una camerata sarebbe stata completamente bagnata, così come i vestiti di ricambio di tutti. Il clima è molto rigido.