I Cie sono un momento molto alto del controllo sociale.
Nati per rinchiudere le immigrate e gli immigrati senza permesso di soggiorno, sono anche controllo coatto del mercato occupazionale, ricambio e ricatto della forza -lavoro: badanti, prostitute, stagionali, operai…..
Sono il momento in cui si veicola il principio della detenzione per condizione, normata per legge,principio estensibile che può riguardare tutte e tutti.
I Cie, le guerre “umanitarie”, l’emigrazione di massa, le tragedie in mare, fanno parte di un unico progetto e sono correlati tra loro.
I responsabili di tutto questo alimentano il razzismo e la guerra contro i poveri/e, introducono il principio della privatizzazione degli istituti penitenziari, solleticano i più bassi istinti dei cittadini/e sdoganando la violenza di chi si rappresenta più forte nei confronti di chi è percepito/a diverso/a e più debole.
La violenza delle istituzioni diventa legalità e questa, a sua volta, la legittima.
E’ in questo quadro che va letta e si comprende la repressione contro i solidali e le femministe che si battono contro le guerre “umanitarie” e contro i Cie.
Per questo aderiamo e parteciperemo alla settimana di solidarietà e mobilitazione dal 10 al 16 aprile a Bologna e Ferrara a sostegno delle compagne e dei compagni arrestate/i del Centro di Documentazione Fuoriluogo.
GLF – GRUPPO DI LAVORO FEMMINISTA – ROMA contro i Cie e contro il controllo sociale