NOI NON SIAMO COMPLICI!
Report del presidio contro la violenza sulle donne nei cie
Il 25 novembre ci siamo date appuntamento davanti al Cie di Ponte Galeria a Roma, per farci sentire da tutte le donne recluse in quel lager.
L’iniziativa è cominciata con un volantinaggio alla stazione Ostiense e sul treno per Ponte Galeria. Una volta arrivate sul piazzale davanti al Cie, abbiamo esposto diversi striscioni lungo le scalinate del cavalcavia della stazione, in modo che fossero visibili soprattutto per le donne recluse.
Eravamo collettivi femministi e lesbici, associazioni di donne, donne singole e tante donne immigrate, tutte con una grande voglia di intervenire al microfono per raccontare le proprie esperienze e per dare un proprio contributo alla definizione di quella gabbia di oppressioni che la violenza maschile e la violenza del sistema costruiscono intorno alle donne, confrontandosi con le altre che partecipavano al presidio e comunicando con le donne recluse nel Cie.
Non appena arrivate, da dentro ci hanno sentite e si sono fatte sentire! Una bella e forte emozione che ha scavalcato le mura di cemento di quella galera. In un attimo le voci amplificate dagli altoparlanti si sono unite con le grida e i rumori che altre facevano dal cavalcavia dellastazione, l’unico punto rialzato da cui si può stabilire un contatto visivo con i reclusi e le recluse, da cui si può vedere l’interno del Cie ed essere viste. Allo stesso tempo, le donne recluse ci hanno risposto con grida, parole e saluti, sventolando fazzoletti bianchi per farsi vedere anche al buio.
Il presidio si è svolto tra interventi in diverse lingue, musica, diffusione di materiali informativi (tra cui il dossier Noi non siamo complici) oltre a qualcosa da mangiare e da bere, anche per resistere al freddo. Nella parte finale abbiamo deciso di salutarci con i fuochi d’artificio e, anche se le donne nel Cie sono state richiuse dentro le gabbie in anticipo, siamo certe che hanno potuto vedere e sentire il nostro saluto per loro.
L’emozione di essere riuscite, almeno per un momento, a scavalcare quelle mura, è stata rovinata dalle notizie che ci arrivavano nel corso del pomeriggio. Dall’interno del Cie di Ponte Galeria, abbiamo saputo cheun recluso del settore maschile aveva tentato di impiccarsi tre volte, nell’assoluta indifferenza degli operatori della croce rossa e della polizia. Nel frattempo è arrivata da Milano la telefonata delle compagne che, nel corso del presidio che si stava svolgendo in piazzale Cadorna, hanno subito tre violente cariche poliziesche, per aver tentato di aprire uno striscione con la scritta "Nei Cie la polizia stupra".
Noi continueremo a ripeterlo, assieme alle compagne di Milano e delle altre città in cui si sono svolte iniziative analoghe, NEI CIE LA POLIZIA STUPRA!
donne, femministe e lesbiche di roma contro i cie
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