Fathia, morta per paura di perdere il lavoro

Nei giorni della feroce pulizia etnica di Rosarno, voluta dalla ‘ndrangheta e alimentata dallo Stato, in provincia di Mantova Fathia Fikri, una donna marocchina di 43 anni, è morta in casa davanti alla figlia di cinque anni, che ne ha vegliato il cadavere per ore. Per quanto avesse il permesso di soggiorno, Fathia non voleva farsi visitare né  stare a casa in malattia per paura di perdere il lavoro. 
E’ questa l’ennesima dimostrazione della condizione disumanamente precaria in cui vivono le/i migranti, a causa della ricattabilità data dal permesso di soggiorno legato al lavoro e non alla presenza sul territorio italiano.
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