Un appello internazionale per Faith

Riceviamo dalle compagne di Amazora un appello in più lingue che rompe il silenzio su Faith e volentieri lo pubblichiamo, premettendo alcune considerazioni.

Se la vicenda di Joy ha portato in primo piano la questione dei ricatti sessuali e delle violenze contro le donne nei Cie, la storia di Faith porta alla luce un ulteriore elemento: l’ipocrisia criminale di uno Stato che a parole dichiara di essere contro la violenza sulle donne, mentre nei fatti rinchiude nei Cie ed espelle le donne immigrate vittime di violenza. Quando le forze dell’ordine intervengono in casi di violenza contro le donne immigrate, se queste donne non hanno il permesso di soggiorno finiscono immancabilmente in un Cie.
Il caso di Faith non è l’unico.  A maggio nel Cie di Modena è stata portata una donna nigeriana vittima di tratta che, dopo esser scappata dagli sfruttatori (che minacciavano di ucciderle i due figli piccoli rimasti in Nigeria), è stata ritrovata dal marito della ‘maman’ mentre camminava per strada; costui, dopo averla picchiata, l’ha consegnata con tanto di passaporto agli agenti che l’hanno portata nel lager per migranti – dove, per sua fortuna, ha incontrato Joy che le ha dato una mano per uscirne. In giugno a Rovigo una donna nigeriana si è rivolta alle forze dell’ordine per denunciare le continue violenze che subiva dal compagno ma, non avendo il permesso di soggiorno, è stata portata in un Cie e di lei non si riescono ad avere notizie.
Casi come questi sono assai frequenti, invitiamo quindi le compagne che in varie città si sono mobilitate per Joy ad aggiungere questo tassello nella lotta femminista contro i Cie e a costruire iniziative ed azioni a sostegno di Faith e di tutte le donne immigrate costrette a subire la doppia violenza maschile e di Stato.
Di seguito potete leggere l’appello delle Amazora.

In allegato vi mandiamo un appello per Faith Aiworo – una donna nigeriana ingiustamente condannata a morte per essersi difesa dallo stupro – in italiano e in varie lingue da spammare su internet  e alle ambasciate nigeriane e italiane, al ministero degli esteri e degli interni italiano e a chi volete voi. Non abbiamo notizie recenti su di lei, non ne parla più nessuno o quasi. Aiutateci a renderlo un argomento internazionale. Sotto inseriamo vari indirizzi italiani a cui vi invitiamo a inviare l’appello via fax o via e-mail.

In attachment we send the appeal for Faith Aiworo – a nigerian woman sentenced to death because she reacted to rape!. You could send it to the italian and nigerian embassy of your country, but also spam in internet. Below we give you some addresses where we invite you to send the appeal.We have no news about her, almoust nobody is talking about her. Help us to let it become an international theme.

En “attachment” le enviamos el apelacion en varios idiomas para Faith Aiworo- una mujer nigeriana que fué condenada a la pena capital después de su reacción firme a una tentativa de violación -. Podeis enviarlo a las ambajadas italiana y nigeriana de vuestro pays, pero tambien enviarlo a todas sus direciones en internet. Abajo le damos direcciones donde os envitamos a enviar el apelacion.  No tenemos noticias de ella, quasi nadie habla mas de ella. Ajudadnos a trasformarlo en una tematica international!!

Chiediamo un’immediata risposta da parte del Ministero degli esteri italiano che ha già ricevuto svariati appelli ad attivare con urgenza tutte le misure diplomatiche per tutelare il diritto alla vita della giovane donna nigeriana Faith Aiworo. Faith è stata espulsa in luglio dall’Italia per essere rimpatriata in Nigeria, dove è stata immediamente incarcerata e dove la attende  una condanna all’impiccagione per essersi legittimamente difesa di fronte ad un tentativo di stupro.

Il Ministero degli Interni italiano deve rispondere del grave errore commesso con l’espulsione. Il governo italiano deve pianificare un tempestivo rientro in Italia della donna, che aveva già avviato una richiesta di asilo politico. Le autorità italiane hanno il dovere – sancito dall’art. 19 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ma anche dagli articoli 2 e 10 della Costituzione – di conferirle lo status di rifugiata o comunque di fornirle protezione umanitaria e sussidiaria, esistendo il rischio di condanna a morte in patria.

La Nigeria deve fermare questa atroce condanna ad una donna che si è difesa da uno stupro.

Ribadiamo che la risposta deve essere immediata perché Faith è ingiustamente in carcere già da luglio scorso e da due anni era in territorio europeo costretta alla clandestinità a causa dell’ingiustizia della legislazione europea sull’immigrazione.

INDIRIZZI-ADDRESSES- DIRECCIONES :

Ambasciata Nigeria – Roma, via Orazio 14 * Email: nigerian.rome@iol.it  * fax 066832528 – tel. 06.683931

Fax Farnesina (Ministero degli esteri) (+39) 06 3236210

Ministero dell’Interno – Piazza del Viminale n. 1, 00184  Roma * Centralino tel. 064651

Dipartimento Libertà Civili Immigrazione– Email liberta.civiliimmigrazione@interno.it

Scarica l’appello in inglese, francese, spagnolo, tedesco

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