Vite sottratte

Vita sottratta è il titolo di una significativa testimonianza sulla vita nelle sezioni femminili delle carceri nostrane, che vi invitiamo a leggere su informa-azione, perché sia chiaro che il problema per chi sta in carcere non è ‘solo’ il sovraffollamento, come invece vorrebbero farci credere.

Vite sottratte sono quelle di compagne e compagni colpite/i dalle montature giudiziarie e, come diciamo da tempo, sono anche quelle di donne e uomini rinchiuse/i nei lager della democrazia, lager in cui le violenze continuano, come testimonia il recente pestaggio di una giovane tunisina (foto in alto) da parte dei finanzieri a Ponte Galeria.

Ma continuano anche le proteste e le rivolte. Non ultima quella partita dalla sezione femminile del Cie di Bologna.

E vita sottratta è anche quella di Teppa (foto in basso), la gatta di una compagna ammazzata brutalmente tre mesi fa da un infame schifoso che si è introdotto in casa sua, mentre la compagna era assente, e gliel’ha fatta trovare morta nell’armadio.
Un vero e proprio avvertimento in stile mafioso, un atto intimidatorio che è ancora più infame perché per colpire una donna impegnata nella lotta contro i Cie è stata colpita una creatura molto debole (avrebbe compiuto vent’anni da lì a dieci giorni) e quindi non in grado di difendersi.

Molteplici sono i volti, le forme e i servi della repressione…

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