Siamo in guerra

Una giovane donna alcuni giorni fa è stata violentata e martoriata sadicamente all’uscita da una discoteca di Pizzoli (Aq). Di mezzo ci sono dei militari del 33esimo reggimento artiglieria Acqui e, pare, anche la fidanzata di uno di loro.

Malgrado le gravissime lesioni riportate dalla donna, i quotidiani da giorni parlano di “presunto stupro” e non fanno i nomi di questi luridi infami.

Noi la chiamiamo GUERRA.

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A Milano un agente di polizia locale, Alessandro Amigoni, ha sparato alla schiena di un immigrato disarmato. E’ morto così Marcello Valentino Gomez Cortes, ammanettato  a terra dopo che un proiettile gli aveva trapassato il cuore.

Tullio Mastrangelo, comandante della polizia locale, dice che “è stata violata una procedura”.

Noi la chiamiamo GUERRA.

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Da mesi le/i familiari di centinaia di migranti tunisini dispersi chiedono all’Italia notizie dei loro cari. L’Italia tace.

Noi la chiamiamo GUERRA.

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