Joy: come lo Stato “motiva” la propria assoluzione

Qui potete leggere le motivazioni della sentenza di assoluzione nei confronti di Vittorio Addesso, che si commentano da sole  compresa la ricomparsa dell’ispettore Mauro e di termini come “razza bianca”.

Ascolta l’intervista all’avvocato di Joy.

Noi diciamo soltanto che siamo state e restiamo, ora più che mai, al fianco di Joy. Perché nemmeno per un attimo abbiamo smesso di credere alle sue parole.

Ma vogliamo anche aggiungere una piccola e non marginale osservazione: per le donne, soprattutto se immigrate, è ancora una volta ribadito dalle istituzioni il diritto patriarcal-istituzionale di abuso.

E non è una questione solo italiana, come dimostra la testimonianza di una compagna di Kassel, raccolta qualche tempo fa dalle compagne di Radio Onda Rossa, a proposito della vergognosa vicenda occorsa a una donna immigrata in Germania, costretta ad un matrimonio forzato, che ha visto le istituzioni statali alleate con la famiglia del marito violento.

La liberazione delle donne può essere agita solo dalle donne stesse. Senza deleghe né mediazioni.

Continuons le combat!

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Petrolio bollente e stupri

(Le riserve petrolifere della Libia)

Donne e lesbiche contro i CIE indicono per il 9 marzo alle 17.30 un presidio davanti all’Eni Store di Bologna.

Di seguito, il testo del volantino (coi link ipertestuali, per chi volesse approfondire) che verrà distribuito a Bologna a partire dal primo marzo – giorno dello sciopero dei/delle migranti.

Petrolio bollente e stupri. Violenze contro le donne in Libia e affari italiani

“In Libia ci hanno torturate, picchiate, stuprate, trattate come schiave per mesi. Meglio finire in fondo al mare. Morire nel deserto. Ma in Libia no”. Parole di donne. Parole pronunciate da nigeriane, etiopi, eritree, somale che erano riuscite ad arrivare a Lampedusa. Era il 2009. L’Italia sapeva e taceva.

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Il Cie di Bologna è off limits?

Giunge diffida dalla questura di Bologna di avvicinarsi al Cie e comunicare con le/gli “ospiti”.

L’appuntamento viene mantenuto e il ritrovo sarà al semaforo con Via Due Madonne.

Se siamo tante/i non avremo certo bisogno di megafoni per farci sentire  😉

Qui di seguito un volantino che verrà distribuito domani.

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Sabato 19/2, Bologna: Oltre le sbarre – Presidio al carcere e al Cie

ore 13.30 – Presidio sotto il carcere della Dozza, angolo via Del  gomito (bus 25)

ore 16.30 – Presidio sotto il CIE di via Mattei (bus 14A)

Per spezzare l’isolamento, per creare rapporti di complicità tra  sfruttati/e dentro e fuori le mura

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Joy, i Cie e le donne “perbene”

Alle donne che oggi, per chiedere le dimissioni di un capo di governo corrotto, rivendicano la propria “illibata” italianità di fronte alle “ragazze per male” che hanno bazzicato le varie ville del piduista incipriato ricordiamo che se il Potere è anche potere di comprare ciò che/chi si vuole (minorenni comprese) e quando lo si vuole, non si può fingere di ignorare che vi sono luoghi, come i Cie e altre istituzioni totali, in cui quel medesimo Potere si manifesta nel diritto – coperto da connivenze – di umiliare, violentare, torturare corpi considerati come oggetti sempre a disposizione.

Pubblichiamo molto volentieri le considerazioni di una compagna di Roma. Continua a leggere

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Sisters Outsider. La solidarietà è un’arma (Bologna 10-11 febbraio 2011)

Maipiùschiave! vi invita a partecipare all’iniziativa

SISTERS OUTSIDER. LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA
Dalle lotte di liberazione afroamericane alle lotte contro i Cie
Proiezione del film di Sonja DeVries OUT: The Making of a Revolutionary (2000) e incontro con Silvia Baraldini
Giovedì 10 febbraio, ore 19.30 buffet benefit, proiezione e discussione con Silvia c/o circolo Iqbal Masih, via della Barca 24/3 Bologna (serata riservata a donne e lesbiche)

Venerdì 11 febbraio, ore 19 buffet benefit, proiezione e discussione con Silvia c/o circolo Pavese, via del Pratello 53 Bologna (serata aperta a tutte e tutti)

I muri ribaltati diventano ponti (Angela Davis)

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Joy: lo Stato si assolve!

L’ispettore capo di polizia Vittorio Addesso è stato assolto…

Ascolta su Radio Onda Rossa il commento dell’avvocato di Joy, Eugenio Losco, e di una compagna.

Riportiamo un comunicato circolato oggi immediatamente dopo la sentenza di assoluzione. Lo sottoscriviamo pienamente, ricordando che la lotta non finisce qui.

SCANDALO!

E’ terminato da poco il processo con rito abbreviato nei confronti 
dell’ispettore di PS Vittorio Addesso.

Il tribunale accogliendo la richiesta del PM LO HA ASSOLTO!!!!!!!!

Non abbiamo mai creduto e non crediamo nella giustizia dei tribunali, ma 
l’esito ci conferma che quando viene agita violenza nei confronti delle donne e 
in particolare dallo stato, lo stesso si autoassolve sempre , ribadendo 
l’immunità e l’impunità dei suoi funzionari.

Tutte le realtà che si occupano dei Cie e della violenza nei confronti delle 
donne devono attivarsi e mobilitarsi per smascherare la natura della sentenza.
La ribellione delle donne alla violenza è sempre un percorso in salita e, 
quando coinvolge le istituzioni, a violenza si aggiunge violenza.

E’ necessario continuare a lottare!!!!!

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Da Londra, per Joy

STOP RAPE, DETENTION AND DEPORTATIONS

Justice for Ms Joy N, victim of trafficking and attempted rape

Prosecute police chief inspector Vittorio Addesso

2 February 2011, Milan court

We support Ms Joy N’s courageous efforts to get justice against her attacker, police chief inspector Vittorio Addesso.  Mr Addesso appears in court tomorrow, 2 February, in Milan, Italy, charged with sexual violence for the attempted rape of Ms Joy N whilst she was held in a detention centre in Italy that he ran at the time.  She was saved from further injury by her cellmates and three other women who bravely intervened and stopped the rape.  We put the court on notice that Ms Joy N must be given a fair hearing.  Any attempts to attack her character in order to discredit her account will result in strong protests by anti-rape campaigners internationally.  Once the charges are proven, as we expect they will be, Mr Addesso should face a sentence which takes into consideration his abuse of power, the particular vulnerability of his victim and the need to demonstrate that the police and courts will vigorously pursue and punish violent attackers.

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2 febbraio: rito abbreviato per Vittorio Addesso

Mercoledì 2 febbraio alle 10 si terrà presso il tribunale di Milano (corso di Porta Vittoria) il processo con rito abbreviato contro Vittorio Addesso, ispettore capo di polizia che ha cercato di violentare Joy, una donna nigeriana, nel lager per immigrate/i di via Corelli nell’agosto 2009.

Saremo presenti con un volantinaggio in appoggio a Joy e al suo coraggio di ribellarsi alla violenza e di denunciare pubblicamente le sopraffazioni e le violenze che vivono le donne immigrate in Italia anche da parte dei rappresentanti dello Stato.

Sottoscriviamo e pubblichiamo l’appello lanciato per il 2 febbraio dalle compagne contro i Cie di Roma.

Noinonsiamocomplici


APPELLO PER IL 2 FEBBRAIO

Mercoledì 2 febbraio ci sarà a Milano il processo con rito abbreviato per la denuncia fatta da Joy contro l’ispettore di PS Vittorio Addesso.

Noi ci saremo. Vogliamo essere con Joy anche in questa tappa della sua ribellione alle violenze e ai soprusi che ha subito.

Joy si è ribellata per se stessa, ma anche per tutte quelle che, nella stessa situazione, non hanno avuto il modo o il coraggio di farlo e per tutte quelle che troveranno, nel suo esempio, la forza per non subire.

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Sesso in cambio di…

E’ di ieri la sentenza che ha condannato l’ispettore capo del Cie di Milano Mauro Tavelli (detto ‘ispettore Mauro‘) a sette anni e due mesi per aver costretto una trans rinchiusa in quel lager ad un rapporto orale. In cambio le avrebbe promesso di liberarla dal Cie.

Sempre ieri, nei dintorni di Oristano, don Giovanni Usai di 67 anni, cappellano del carcere nonché fondatore e responsabile della comunità ‘Il Samaritano’, è stato messo ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una giovane nigeriana da cui avrebbe preteso un rapporto sessuale in cambio dell’assunzione a tempo indeterminato.

Non c’è che dire: tra tonache e divise siamo proprio in buone mani!

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